Concorrente ComunicaFestival 2022


PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL

AstiTeatro è uno storico festival di teatro nazionale e internazionale che nel 2022 giunge alla 44esima edizione. Dal 1979 la città ha visto andare in scena infinite espressioni drammaturgiche e teatrali, co-produzioni internazionali con festival come Avignone, Santarcangelo di Romagna, Spoleto, e innumerevoli prime nazionali e debutti assoluti. Asti è una città che respira teatro e che ha modificato nel tempo il suo assetto architettonico anche in quest’ottica, ospitando gli spettacoli in piazze, chiese sconsacrate, cortili e suggestivi scorci del centro storico. E anche in questo momento di diffusa difficoltà ad Asti il teatro
resta protagonista e si riprende il suo spazio.
AstiTeatro è un festival con la vocazione di luogo di scambio e di ritrovo. Dal 2017 il direttore artistico del festival è Emiliano Bronzino, regista con esperienze internazionali, e per molti anni al fianco di Luca Ronconi, e direttore artistico della Fondazione TGR Onlus. Due le missioni che Bronzino ha deciso di affrontare nella direzione artistica di AstiTeatro: generare un bene al servizio della Città di Asti e del suo territorio, e consolidare l’identità del festival e il suo ruolo nel panorama nazionale.
Importanti per AstiTeatro anche le collaborazioni, come quella con il Festival delle Colline Torinesi, Fringe Festival di Torino, Kilowatt Festival, Fondazione Piemonte dal Vivo e, nelle ultime edizioni, con Associazione Craft, con la quale si è sviluppata una particolare attenzione verso la creatività giovanile e il coinvolgimento degli under 25, non solo come pubblico ma co-progettando con loro percorsi laboratoriali e momenti di incontro con i protagonisti del festival.

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO GRAFICO

La quarantatreesima edizione del Festival Astiteatro ha cercato di riaffermare la centralità dell’atto teatrale, che la crisi sta limitando in spazi di azione e in tempo dedicati alla cultura.
L’ultima edizione del Festival aveva il fine di mettere al centro di tutta l’attività gli spettatori, con un rilancio a tutto campo sulle attività di Audience Engagement e attività che offrono un’esperienza completa al pubblico.
Ripartire ha significato porre l’accento sulla creatività giovanile, e i giovani artisti presenti al Festival. Anche se questa estate era ancora prematuro riflettere sulla situazione che abbiamo vissuto nell’ultimo anno, per il festival era importante iniziare a ragionare sulle conseguenze che la pandemia lascerà alla nostra società. Per questo una serie di spettacoli avevano l’obiettivo di iniziare un ragionamento sul mondo e suoi cambiamenti, che tutti noi stiamo vivendo in prima persona.
Il logo di AstiTeatro 43, per questi motivi, è poliedrico, rappresenta una finestra dalla quale guardare oltre, una finestra sul teatro, una finestra sul pubblico, che viene messo al centro.
Il logo applicato come “maschera” sulle immagini che rappresentano i vari aspetti del Festival, attraverso la quale guardare oltre. Il naming, scritto con un font chiaro e pulito, forma un rettangolo, e grazie a poligoni e linee create graficamente, il logo è diventato tridimensionale, lasciando intravedere le immagini sopracitate.
Il ciano è il colore principale che accompagna tutta l’identità visiva di questa edizione del Festival.
L’immagine utilizzata più spesso, ad esempio sul libretto, sui manifesti, flyer, totem e banner è quella del cielo, dove la tridimensionalità della scritta “Festival AstiTeatro 43” diventa “la finestra dalla quale guardare attraverso”, mentre invece sul web, il logo si presenta spesso sotto forma di gif animata, per permetterci di rappresentare la poliedricità e le diverse tematiche del festival, ma con una sola immagine.
Rispetto agli anni precedenti si è preferita una linea grafica più semplice, che qualche modo rispecchiasse anche la semplificazione e l’alleggerimento della programmazione degli spettacoli, che invece nelle edizioni passate era molto più ricca e variegata.