Concorrente ComunicaFestival 2022


PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL

Città Diffusa è un festival di performing arts e rigenerazione urbana itinerante, la cui prima edizione si è svolta ad Aosta, tra centro e periferie, dal 23 al 25 luglio 2021. Il festival vuole abitare gli spazi urbani mediante le arti performative, il cinema, l’architettura, le visite guidate al patrimonio materiale, nel tentativo di superare lo svuotamento dello spazio pubblico vissuto durante i lockdown.
Il festival è un unicum per il capoluogo valdostano, dove raramente i linguaggi del contemporaneo raggiungono quartieri periferici, valorizzandone le brulicanti di potenzialità. In particolare, nell’ed. 2021, tre sono state le aree coinvolte: due quartieri popolari e una zona del centro storico poco nota e frequentata, gli orti urbani.
Durante la prima ed., la città è stata protagonista di performance, proiezioni, visite guidate e talk con ospiti di rilievo sul panorama culturale italiano, per la prima volta ad Aosta, tra cui la compagnia teatrale Kepler-452 di Bologna, e l’architetta Marzia Bergo del collettivo RebelArchitette, inserite nel Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2021.
Nei giorni del festival, turisti e residenti sono tornati nel tessuto urbano, hanno potuto riflettere sulla città, guardarla con altri occhi dopo l’isolamento. Chiamati a rivivere gli spazi, esplorarli, gli spettatori e le spettatrici hanno preso parte a una deriva urbana sotto forma di performance itinerante in cuffia, a visite guidate ad aree non convenzionalmente turistiche e a performance di nuova drammaturgia.
Il festival è organizzato e curato dalla compagnia Palinodie, la direzione artistica è di Stefania Tagliaferri e Verdiana Vono. Come preludio al festival, Palinodie ha curato il laboratorio teatrale Asterisco sul tema dell’identità di genere, per under25, il cui esito è
stato presentato al pubblico durante i giorni del festival.
L’edizione 2022 è tra i progetti selezionati dal bando Crowdfunder35 in collaborazione con la piattaforma di raccolta fondi Eppela.

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO GRAFICO

Nel creare l’identità visiva di Città diffusa abbiamo voluto esaltare la mission del festival: farsi città e andare nei luoghi solitamente esclusi dalle manifestazioni culturali.
La grafica è caratterizzata da moduli di edifici che vanno a creare un pattern sempre nuovo, richiamando l’idea di città con le sue diverse forme e propaggini. I colori pastello, così sfumati e giustapposti sono la traduzione grafica di un miraggio. Le forme compaiono dal bianco e sembrano poter scomparire con la stessa facilità con cui nel deserto appaiono paradisiache visioni. Ma la città esiste, ancorché negata. Per il nostro festival scegliamo di illuminare il significato della visione: città come oasi a cui tornare per rifondare il concetto di urbanitas.
Per il logo si è scelto di esaltare l’accento della a che diventa un segno grafico ad aprire, prospettando nuove traiettorie di moto da e verso. Lo stesso segno si vede a chiusura del logo, nella parte inferiore, qui senza significato grammaticale, a insistere sull’urgenza di aprire, abitare, esplorare angoli e visioni nuove.
I pattern, i colori, le geometrie usate singolarmente o in combinazione permettono soluzioni sempre diverse, dando vita ad un'identità completa ma costante, declinata su manifesti, locandine, flyer, shopper, t-shirt, sito, canali social (Fb e Ig), storie e post.
Altro perno della comunicazione è stata la realizzazione di una mappa cartacea che fonde il tessuto urbano con elementi grafici e foto della città. E’ una mappa intuitiva ma senza i monumenti più celebri, per cambiare il profilo della città perdendo i soliti riferimenti e proporre uno sguardo nuovo, diverso.
Il sito web di Città diffusa, mobile friendly, rende immediata la consultazione del programma e la registrazione agli eventi, pur custodendo elementi di poetica. Su tutti i materiali cartacei di comunicazione è stato inserito un qr-code con il collegamento al sito.
Il progetto grafico del Festival Città Diffusa è stato realizzato da Valentina Nota.