Concorrente ComunicaFestival 2022


PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL


Danae Festival spregiudicato e trasversale è un progetto internazionale, curato con passione dal Teatro delle Moire, interessato a rendere visibili esperienze artistiche nuove della scena contemporanea.
Nato a Milano nel 1999, propone artisti che frequentano ed attraversano differenti linguaggi dal teatro alla danza, dalla performing art alla musica, dalla videoarte al cinema e che non possano essere catalogati secondo rigide definizioni.
Danae presta anche particolare attenzione al territorio sostenendo attraverso residenze, coproduzioni e tutoraggio le giovani realtà della città, ospitando all’interno della programmazione del Festival alcuni lavori creati nel proprio atelier LachesiLab (Officina LachesiLab).
Il Festival coltiva, inoltre, una vocazione nomade attraverso la ricerca continua di differenti spazi, non solo teatrali, ma soprattutto di luoghi non convenzionali e urbani per accogliere progetti site specific.
Nel 2009 Danae Festival riceve il Premio Hystrio – Provincia di Milano.

L’EDIZIONE 2021

La nostra prima decisione per la XXIII edizione di Danae Festival è stata quella di richiamare, dove possibile, tutti/e gli/le artisti/e programmati/e l’anno scorso, ai/alle quali si sono aggiunte nuove progettualità, riaprendo anche a presenze straniere.

Siamo sempre più convinti che per trovare una nuova via, come è assolutamente necessario, bisogna sostenere le forze, i pensieri spesso fuori dalla ribalta, dal conosciuto. Ci avviamo consapevolmente verso una trasformazione che percorrerà questa strada, non sapendo dove ci condurrà.

Non abbiamo la pretesa di rispondere alle domande che questo momento solleva, ma cerchiamo di fare quello che sappiamo, mettendo in campo l’energia dei corpi e del pensiero che sono gli strumenti che nessuno ci può togliere se non facendoci fuori.

Con questo spirito, consegniamo alla città un’edizione ricca di progetti, laboratori, incontri: danziamo, creiamo mondi e poesia, sperimentiamo nella spericolatezza che ci contraddistingue.


PRESENTAZIONE DEL PROGETTO GRAFICO


L’identità visiva di Danae 2021 è la decima curata dall’illustratore Marco Smacchia, che dal 2011 segue il festival e ne interpreta lo spirito e le suggestioni offerte. Ogni anno l’ideazione e la realizzazione del concept visivo nascono da un lavoro di team, che parte dal programma e dai contenuti specifici del festival e dalla sua vocazione generale, reinterpretandoli e traducendoli in una sintesi di immagini e colori. Per l’anno 2021 elaborare un’immagine che fosse rappresentativa del festival dopo un anno e mezzo di pandemia non è stata però la stessa cosa. Sono tante le domande che, come artisti e come ideatori di un festival, ci siamo posti in questo contesto del tutto nuovo ed eccezionale: quali siano le possibilità dell’arte di dare il proprio contributo nell’elaborazione del trauma personale e collettivo. E in particolare, con questo nostro Festival, in che modo si possa e si potrà cercare di dire qualcosa che non abbia a che vedere solo con il nostro ristretto ambito, ma che sia in relazione al mondo. Perché si tratta di agire e pensare su un piano più vasto e più alto. Una famigliola di funghi assortiti per genere e dimensione che spuntano da un suolo cittadino, un “sottobosco urbano”, immagine di quest’anno, sono parte di quell’ambiente che consente l’attività di decomposizione e rimessa in circolo delle sostanze nutritive, a favore della salute e rigogliosità dello strato più alto: le chiome degli alberi. Il bosco rappresenta un unico grande organismo connesso in tutte le sue parti, in una dimensione misteriosa e infinitamente piccola, popolata di spore, miceli, ife, ma anche di batteri e virus. Danae ha fatto da sempre, e ora ancora di più, la scelta di sostenere il sottobosco, di stare vicino a chi silenziosamente e misteriosamente crea legami e connessioni. Un sottobosco urbano rappresenta per noi la capacità di creare una preziosa rete di informazioni da scambiare per rigenerare il sistema e l’urgenza di una riconnessione tra esseri viventi attraverso l’arte.