Sanremo 2024 | Finisce la lunga settimana di Sanremo


Si contano i ‘non’ telespettatori, cioè chi lavorava nelle attività primarie, sanità, alimentari, generi di prima necessità, per il resto tutti davanti alla Rai, sei ore di diretta, programmi della televisione di Stato tutti su Sanremo, è un giusto doveroso, momento di spensieratezza popolare, perché noi popolo italiano questo dobbiamo fare, distrarci, finalmente, ma quali problemi di economia, riscaldamento globale? Ma se ha piovuto due giorni a Sanremo. Ma quali guerre, gli ucraini da Kiev ballano con Fiorello, è tutta una invenzione dei giornalisti. Tele Meloni in ogni angolo del paese cerca di diffondere il tubo catodico e diffondere il verbo, rinasce l’Istituto Luce, il presidente del senato chiede che sia invitato Umberto Smaila, animatore de I gatti di Vicolo Miracoli e Colpo Grosso, come testimone della giornata delle Foibe, perché questo partigianesimo non era il solo erano tanto tanto cattivi anche i comunisti.

Diciamo la verità, sfilate di cani e gatti che sanno intonare le prime note di Apnea di Emma, premi del condominio, l’Italia s’è desta e da domani su RaiUno, un film su Califano, Mameli, Claudio Baglioni, una programmazione contemporanea e giovane.

Tutti a televotare, nelle rsa le colazioni sono servite dopo il Festival.

Sono notizie.


Abbiamo dichiarato una pax nazionale, stiamo tutti bene. 

Evviva Napoli. Tifo napoletano h24, i neoborbonici a favore del giovane incompreso Geolier.

Soprattutto questo fanatismo identitario è giusto, profondo, fischiamo questo ventitreenne rapper unico piccolo insignificante neo nella brillantezza evanescente della riviera floreale. 

Napoli per sempre, grazie Napoli, la Napoli della pummarola e della fratellanza, tutti a napoli abbasso Milano, in quanto napoletano il cantante ha diritto di fare quel che vuole, perché siamo al bar sport, evviva la mamma. 

Non può che vincere lui, fa niente se non piace a nessuno, fa niente se questo è il festival della canzone, no, siamo così evoluti e così avanti abbiamo superato la logica nord – sud, siamo avanti e progrediti.

Dividiamoci coi fan, combattiamo per i nostri beniamini, chi vuole Angelina, chi Annalisa, chi Mahmood, e sono così i nostri eroi, pitturati, mascherati e mascarati, iper-tatuati, sognanti, ingioiellati, sono cattivi ma per scherzo, sono buoni sempre, amore amore amore, Sanremo così non si può che amare, amore bello, elegantissimo del tutto comune, come la vita, semplice, lineare, senza problemi.


La serata vede la presenza dei 30 cantanti, sempre molto vari nei look bizzarri, Fiorello intona Vecchio Frac sulle note di Billie Jean e Il ballo del qua qua su Farfallina di Luca Carboni.

Si vocifera che Annalisa non abbia mai fatto le scale perché è in dolce attesa, tutti ringraziano tutti. Loredana Bertè ha degli occhiali da odalisca, è un popolo di cantanti che regala fiori ai familiari in platea. Mahmood con la pelle dell’elefante, Mara Venier palpeggiata da tutti.


E il prossimo anno? Alieni, da Marte, ancora più su, una galattica visione, interstellare, Amadeus farà il 105% di share contando anche le tv accese senza nessuno davanti, perché esse stesse con le intelligenze artificiali vorranno cibarsi della sacra mediaticità senza esclusione di colpi, potranno partecipare al televoto anche i carcerati, ad esclusione degli ergastolani. Si vedranno nuovi trucchi e parrucche ispirate a patrizi romani del I secolo dC. Cantanti avatar, plastiche facciali iridescenti, accapigliature a cera e seta cotta.



Le reazioni ostili, e scomposte, appaiono fuori luogo, godiamo il tempo che fugge.

Vince Angelina 2.Geolier  3.Annalisa  4.Ghali  5.Irama