TourFest 2024 | Andersen


Una macchina del tempo per viaggiare nel passato e verso il futuro.

Di Camilla Galbusera


Tende da circo e panche di legno laccato rosso e bianco. Festoni, cartomanti e storie sussurrate per le strade. Basta poco per tornare bambini: uno scenario da favola.
A Sestri Levante, sul mare della Baia del Silenzio e sulla riva della Baia delle Favole, si schiude, come un antico libro di fiabe, la ventisettesima edizione del Festival Andersen. Capitolo dopo capitolo, sfogliamo insieme una storia interamente dedicata ai bambini e a chi, in fondo, non ha mai smesso di esserlo.

UN MONDO CON TANTI FIORI E MATTONCINI LEGO

Trombe e tamburi invitano a una marcia viva ed energica. Sotto gli occhi delle nonne affacciate ai balconi e allo sguardo dei negozianti appoggiati alle proprie vetrine, le vie della città si accendono di colori e risate. Spiccano fiori, mattoncini di Lego, e perfino qualche pirata: centinaia di bambini sfilano fra i caruggi, lanciando per aria coriandoli e urla di gioia. Il corteo sfocia in piazza, dove ci si riunisce per inaugurare una grande festa, fra musica e bandiere colorate.
Che il Festival Andersen abbia inizio.

UN CARRETTO PER COSTRIUIRE IL FUTURO

Costruire il proprio futuro con uno sguardo ancora acerbo è la prima sfida che ogni bambino è tenuto a sostenere contro le aspettative di un mondo adulto che per lui ha già preparato tutto. Scuola, amici, perfino il lavoro, tutto è confezionato in un bel pacchetto con tanto di etichetta “Il meglio per te e per il tuo futuro”.
Questa è la storia di Piccolo Sushi, un ragazzino in cerca di sé stesso e del suo posto nel mondo. Lo spettacolo di Tonio De Nitto con Michela Marazzi riflette sul tema dell’identità legata alle proprie capacità e speranze. Piccolo Sushi trascina di lungo e in largo il suo carretto e il peso di un presente che non gli appartiene. Esplorando le proprie abitudini e il proprio passato, ritrova sé stesso in ciò che ama. Lo spettacolo riflette sul tema dell’identità legata alle proprie capacità e speranze.
Sono le stesse speranze che svolazzano come pennellate di colore nella Sala Agave del Convento dell’Annunziata, dove le allieve della Momas Dance Academy si esibiscono sulle parole della poesia di Alessandro Bon, Nella mia valigia. Attraverso il linguaggio della danza, le giovani interpretano sogni che, incapaci di rimanere plastificati in rigidi completi, si liberano nello spazio, scontrandosi e mescolandosi.

57 Premio Andersen, Baia delle Favole, foto di gruppo (ph. Magda Kappa)

MA CI SONO ANCHE BAMBINI DISPETTOSI?

Visioni che si incontrano dando vita a imprese coraggiose come quella di UNICEF, che, per celebrare il 50° anniversario dalla sua costituzione, invita il pubblico a un confronto dedicato ai diritti delle bambine e dei bambini. Si approfondisce il tema della letteratura per l’infanzia, intesa come ponte fra generazioni. Attraverso le illustrazioni di grandi autori come Tony Ross e David McKee, Anna Antoniazzi sollecita il pubblico ad accogliere la realtà vivace e anche un po’ dispettosa dei bambini, sebbene possa risultare leggermente spostata rispetto alla quotidiana razionalità degli adulti.
Prendiamo un aereo e voliamo in Mozambico, poi in Cambogia e ancora Yemen… Questi sono solo alcuni dei paesi in cui l’associazione Helpcode lavora per garantire un futuro radioso ai “grandi” di domani. La sua portavoce e madrina del festival Claudia Gerini apre la serata condividendo la sua esperienza di mamma “a distanza”: “Una delle migliori scelte della mia vita”. L’attrice prosegue sottolineando quanto un’attrice sia portata a conservare la propria anima bambina. “Giochiamo ai personaggi, non possiamo smettere di essere un po’ piccoli.”

Serata in Baia del Silenzio, foto di repertorio

CAVALCARE UN UNICORNO

Sulla Baia del Silenzio si adagia un velo di pace. Dal mare giungono crociati stretti nelle loro splendenti armature. All’orizzonte, sulla linea del mare si scorgono cavalli impennare, giovani donne battersi per amore e cavalieri inesistenti. Una leggera brezza salata sussurra i nomi di Agilulfo, Rambaldo e Bradamante. Il gruppo di lettura Feltrinelli–Teatro della Tosse allieta il pubblico con la lettura ad alta voce del capolavoro di Italo Calvino, Il cavaliere inesistente.
I cavalieri si ritirano delle loro tende e cedono il posto alle melodie di Olivia Belli e Laura Masotto che, lasciando vibrare le corde di violino e pianoforte. Dal palco a sfioro sul mare, le loro note accarezzano il pelo dell’acqua.
La sera seguente, sullo stesso spicchio di spiaggia si alternano, come in una danza, Franco Arminio e Ginevra di Marco con È stato un tempo il mondo. Il rumore delle onde che si accartocciano sulla riva accompagna i testi del poeta e le intense canzoni. I versi semplici e profetici dell’autore accompagnano le parole taglienti della cantante, che con la sua voce unica descrive la realtà attuale con un accento ironico e provocatorio. La serata si chiude in un cerchio attorno a un microfono e una chitarra: pubblico e artisti si riuniscono per cantare insieme, dondolandosi da un lato all’altro, puntando il naso verso le stelle.

UNA PRINCIPESSA E LA VOLPE CON DUE CODE

Un sole pallido accoglie il giorno dell’assegnazione del Premio Andersen, il culmine del festival, uno dei più prestigiosi riconoscimenti alla letteratura per l’infanzia. I personaggi delle fiabe vincitrici si dispongono in maniera ordinata. Un pupazzo di neve apre la fila con un suono di tromba, seguito da una famiglia di tartarughe che un paio di scarpe curiose cerca di superare. Un leone vanitoso marcia fiero senza curarsi dell’apina coraggiosa che gli ronza intorno, schivando note vivaci e note più calme. Un cane sonnecchiante si addormenta ai piedi di un ciabattino e un simpatico robottino ridacchia sotto i baffi. Una famiglia di topolini scappa da una volpe che chiude il corteo davanti alla deliziosa crostata della signora Flora.

UNA NUVOLA E SALIRCI SOPRA

“Lavoriamo per una generazione che ha bisogno di nutrimento”. Queste le parole che la direttrice artistica Marina Petrillo sceglie per riassumere gli sforzi effettuati per la realizzazione di questo evento magico. Tutto nasce dalla volontà di accendere e illuminare lo sguardo dei bambini.
Per esprimere una manciata di desideri, basterebbe aggiungere un “vorrei” davanti a ogni titoletto di questo testo.
I bambini delle scuole primarie e dell’infanzia di Sestri Levante e Riva Trigoso hanno scelto di raccogliere le loro speranze nel modo più efficace e naturale possibile: disegnandole.
Chi spera in un futuro più pulito, chi sogna un amico immaginario. Chi vorrebbe che gli animali imparassero a parlare o che le persone volassero come angeli, tutto espresso attraverso segni e macchie colorate. Desideri che, in realtà, rispecchiano speranze per il futuro di tutti: il rispetto per il mondo che ci accoglie, la vicinanza di un compagno di viaggio, l’educazione alla gentilezza e un pizzico di leggerezza.


I vincitori del Premio Andersen 2024
MIGLIOR LIBRO 0/3 ANNI Merlino dove vai? di Eva Rasano, Pulce;
MIGLIOR LIBRO 3/6 ANNI Agrifoglio di Matthew Cordell – trad. di Maria Pia Secciani, Clichy;
MIGLIOR LIBRO 6/9 ANNI Misha. Io, i miei tre fratelli e un coniglio di Edward Van de Vendel e Anoush Elman – ill. di Annet Schaap – trad. di Laura Pignatti, Sinnos;
MIGLIOR LIBRO 9/12 ANNI Lo strambo trasloco della magione Miller di Dave Eggers – ill. di Júlia Sardà – trad. di Giulia Rizzo, L’ippocampo;
MIGLIOR LIBRO OLTRE I 12 ANNI Grande, bro! di Jenny Jägerfeld – trad. di Laura Cangemi, Iperborea;
MIGLIOR LIBRO OLTRE I 15 ANNI Testa di ferro di Jean-Claude van Rijckeghem – trad. di Olga Amagliani, Camelozampa;
MIGLIOR LIBRO DIVULGAZIONE La camera buisssima di Elisa Lauzana e Irene Lazzarin, Quinto Quarto;
MIGLIOR LIBRO FATTO AD ARTE Viaggio d’inverno di Anne Brouillard, Orecchio Acerbo;
MIGLIOR ALBO ILLUSTRATO La cosa nera di Kiyo Tanaka – trad. a cura della redazione, Topipittori;
MIGLIOR LIBRO SENZA PAROLE Kintsugi di Issa Watanabe, Logos;
MIGLIOR LIBRO A FUMETTI Khat. Storia di un rifugiato di Ximo Abadía – trad. di Loredana Serratore, Il Gatto Verde;
MIGLIOR LIBRO MAI PREMIATO Fammi una domanda! di Antje Damm – trad. di Francesca Pamina Ros, Il Leone Verde;
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA Eravamo il suono di Matteo Corradini, Lapis;
MIGLIOR COLLANA Occhiaperti, Pelledoca Editore;
PROTAGONISTI DELLA CULTURA PER L’INFANZIA Paola Pallottino;
MIGLIOR ILLUSTRATRICE Isabella Labate;
MIGLIOR SCRITTORE Luca Tortolini.