TourFest 2024 | Festivaletteratura


Dove le parole creano comunità

Di Alice Squitieri


Ho avuto la fortuna di essere qui la prima edizione di questo festival, 1997, è passato molto tempo, quando Luca (Nicolini ndr) e Carla (Bernini ndr) ebbero primi in Italia l’intuizione che intorno ai libri si poteva costruire un evento, una festa, un’occasione di incontro, qualcosa che resta nella memoria, come un’esperienza vissuta davvero.

Con queste parole Corrado Augias, uno tra gli ospiti più attesi dell’edizione 2024, apre il suo intervento, in piedi davanti al numerosissimo pubblico, racchiudendo in poche parole tutto ciò che Festivaletteratura è davvero.
Dal 1997 il festival rappresenta uno degli appuntamenti culturalmente più significativi e più attesi a livello nazionale, attirando nella città lombarda artisti e pubblico provenienti da tutta Italia e non solo. Per cinque giorni, sempre alla fine dell’estate quest’anno dal 4 all’8 settembre 2024, Mantova si anima, divenendo tappa fissa per coloro che nei libri non leggono solo parole, ma vi scorgono la meraviglia di altri mondi.

Una città che diventa festival

Le vie del centro storico colorate dalle “magliette blu” dei volontari del festival, le piazze popolate di bancarelle con libri ricercati e poco noti, ogni panchina dei parchi mantovani occupata da un lettore intento nel suo viaggio letterario: tutto in città contribuisce alla creazione della festa. Il quotidiano diventa improvvisamente straordinario, trasformando i luoghi mantovani in spazi di convegni e incontri. Piazza Sordello, con il suo straordinario Palazzo Ducale e con la monumentale Cattedrale, cambia volto con “tenda Sordello” che ospita gli eventi gratuiti e la libreria temporanea del festival con tutti i volumi presentati nel corso dell’edizione; piazza Leon Battista Alberti si trasforma nel cuore di Festivaletteratura, punto di riferimento per artisti, staff e volontari. Per tutta la città i cartelli con i luoghi del festival indirizzano il pubblico verso basiliche, aule universitarie, teatri e chiostri che per cinque giorni perdono la loro funzione per lasciare spazio al circolo di idee. Tra i temi più discussi quest’anno sono stati femminismo, sostenibilità, intelligenza artificiale, economia…

Cosa significa essere una giovane donna nell’Italia di oggi?

Di arte e sorellanza condotto da Verdiana Benatti e con ospiti Margherita Vicario e Giulia Muscatelli, affronta cosa significa essere una giovane donna nell’Italia attuale, trattando senza pregiudizi e in maniera personale il concetto di corpo e vendicandone la sua essenza, anche a fronte dei giudizi altrui. A dialogare non sono solo le tre ragazze, ma anche le loro arti, diverse ma sorelle, ossia la musica e la scrittura. In un incessante dibattito, tra punti in comune e visioni diverse, viene esplorata la donna nella sua crescita, dall’infanzia all’affaccio alla vita adulta, con un inno universale alla libertà.

Roma underground

La letteratura dà anche voce al mondo sotterraneo che abita la capitale d’Italia, e lo fa con la presentazione a una Piazza Castello gremita di gente delle inchieste di due giornalisti, Gigi Riva e Francesca Fagnani. Con i nuovi romanzi in uscita, rispettivamente Ingordigia (Mondadori, 2024) e Mala: Roma criminale (SEM, 2024), i due ospiti mettono in primo piano la criminalità organizzata di Roma, discutendone e invitando il numerosissimo pubblico a conoscere un’altra faccia, nascosta e raramente affrontata mediaticamente, della “città eterna”. Al centro del dibattito la capitale nella sua complessità: dai circoli della “Roma bene” raccontati da Riva ai margini della società presentati da Fagnani, a dimostrazione che la criminalità è un affare comune che sfida le responsabilità collettive.

La sostenibilità

Tema particolarmente caro all’organizzazione di Festivaletteratura è la sostenibilità. Infatti la ventisettesima edizione è stata costellata da eventi che sviscerano questo argomento così complesso ma fondamentale per l’intera umanità. Tra questi gli interventi del professore Paolo Pecere Risvegliare il senso della natura e In viaggio verso la nostra casa, la Terra in dialogo diretto con il pubblico e con la scrittrice Claudia Durastanti. Al centro del dibattito la necessità di ridefinire il rapporto tra natura e uomo, scardinando l’ottica antropocentrica e spingendo per il raggiungimento di un equilibrio quanto più stabile con tutte le forze in atto. A rendere attivo l’incontro, le domande partecipate del pubblico, interessato alle proposte avanzate nel dibattito.

Il rito sonoro di Mariangela Gualtieri

Ma Festivaletteratura non è solo libri e presentazioni, è anche concerti e spettacoli che animano le cinque serate mantovane. Spicca, tra questi, il “rito sonoro” di Mariangela Gualtieri Ruvido umano che, con la sua sensibilità, nella suggestiva atmosfera della Basilica di Santa Barbara, ha toccato l’animo del pubblico. “Cari cuccioli, vi ho guardato a lungo” con queste parole, tratte dall’omonima raccolta di poesie della poetessa, si apre la performance, facendo appello con una toccante tenerezza malinconica alla coscienza umana. Un invito a continuare a vivere con l’innocenza dei bambini, senza lasciarsi schiacciare dalla macchina sociale che livella senza pietà.

Quando i giovani sono protagonisti

Coinvolti nel festival non sono solo gli adulti, ma anche bambini e soprattutto ragazzi, attivi come volontari ma anche come relatori di eventi. Ogni anno Festivaletteratura dà vita al progetto Meglio di un romanzo aperto a tutti i giovani tra i 18 e i 30 anni interessati a portare in evidenza una tematica sociale di loro interesse. Quest’anno, in piazza Leon Battista Alberti, Verdiana Benatti e Lucia Botti hanno presentato il loro podcast Acquasanta, vincitore del bando 2023 e completato in occasione di questa edizione del festival, che mette in evidenza il turismo religioso che gravita attorno al santuario mariano di Lourdes. Un reportage giornalistico in cui le due ragazze si sono mosse tra reliquie prodigiose e santini religiosi, nel tentativo di fornire una risposta all’interrogativo “che cos’è la vera fede?”.

Ci vediamo il 3 settembre 2025

Scambio di idee, dialogo costruttivo e partecipata convivialità: Festivaletteratura riapre le proprie porte dal 3 al 7 settembre 2025, con nuovi ospiti e nuovi temi, per creare comunità a partire dalla lettura.