Sanremo usato sicuro: conduttori che tornano
Di Luca Monti - inviato da Sanremo.
75’ edizione del festival di Sanremo, ritornerai cantava Lauzi nel 1965 è proprio il suo primo vincitore muove proposte Caccamo intonava “Ritornerò da te”…ritorno? Si!
E dopo 10 anni - sembra ieri ma era era il 2015 - Carlo Conti ripiglia il timone del festival, lui: un intelligente collezionista del passato, un nostalgico deejay, quello zio toscano che ha la casa piena di soprammobili, sta preparando un “presepio”.
Perché il presepio?
Se nella tecnica narrativa mediale di feste ed eventi, ma anche nella televisione torniamo agli inizi, al dna della Radiotelevisione, si preferisce tentare la sorte e mettere insieme una serie di statuine, di piccole figurine, di speciali cosette, che vedete ancora dopo la prima mezz’ora dei tg, cani, gatti, stranezze e abitudini astruse.
Ebbene i pionieri televisivi inanellavano una serie di fatti curiosi come fosse un Guinness dei primati e primati Carlo ne tenta un po’. Ha scodellato una pappa multivitaminica.
Dodici co-conduttori, 33 cantanti, 29 più le 4 nuove proposte. Sabato sera 15 febbraio sarà la 300ª serata del festival. Tutto è perduto tranne che l’ospite d’onore: Duran Duran, modelle, attrici, fiction prossime venture.
Del presepio fa parte la galleria dei ritorni. Usato sicuro: Cattelan ci riprova per l’ennesima volta con il Dopofestival, torna la Clerici, arriva la quota Mediaset con Scotti. Record Marcella, 9 volte all’Ariston.
Carlo stesso torna dopo 10 anni a lui dobbiamo l’ascesa partita proprio 10 anni fa poi dopo di lui Claudio Baglioni e poi i cinque anni di Amadeus (e Fiorello per la verità).
Il ritorno porta bene.
Pippo Baudo già pronto per mollare la Rai verso Canale 5 fa il festival più seguito di sempre nel 1987, venti milioni di ascoltatori.
Tornava infatti dopo 1984 e 85. E poi era anche tornato nel 92 con la rivoluzione, Baudo era diventato il direttore artistico della manifestazione, dopo i patron invisibili Ravera e Aragozzini. Baudo ancora riprende in mano lo scettro nel 2002, dopo un raro fallimento Carrà.
Dunque ci aspettiamo molto da questo conduttore e direttore artistico perché Carlo è molto veloce, scattante pur se sovrabbondante.
E speriamo che a un certo punto -come ha dichiarato- riesca a chiudere all’una di notte, quel tanto tanto tanto troppo.
Se poi questa abbuffata risultasse indigesta io avrei da proporre un ritorno. Quel Claudio Cecchetto che 45 anni fa prese il timone della rassegna e la trasformò insieme a Baudo, sempre nei mitici Ottanta, in quello che è il grande festival di oggi, un mix di Discoclub in stile italiano.